sabato 2 febbraio 2008

AMBIZIONE E ARRIVISMO





VI E' MAI CAPITATO DI INCONTRARE COLLEGHI ARRIVISTI CHE PUR DI VOLARE IN CIMA ALLA "PIRAMIDE DEL SUCCESSO", CALPESTEREBBERO LA VOSTRA PERSONALITA' E LA VOSTRA PERSONA? MA CERTO COLLEGHI ESISTONO E CI SARANNO SEMPRE I COSIDDETTI "LECCHINI" AZIENDALI.

Attenzione però! Non confondiamo mai la determinazione con il puro arrivismo!

La persona determinata sa bene cosa vuole dalla vita. Ha stabilito degli obiettivi e delle priorità. E' pronta a sacrificarsi per raggiungerli. Sa bene che dovrà contare soprattutto sulle sue forze e sulle sue capacità e che non dovrà mai accontentarsi. Ha imparato a non dare nulla per scontato, considera ogni traguardo un inizio.

La persona determinata non si arrende mai di fronte alla prima difficoltà. Non si interstardisce cercando di non cadere: la persona determinata corre, marcia verso le mete che ha stabilito di raggiungere. Si muove con passo ora felino e disinvolto, ora grossolano ed impacciato. Ma non rinuncia a camminare e, se cade, si rialza prontamente e si rimette a correre.

L'arrivista probabilmente condivide con il determinato molte di queste caratteristiche.

Anche l'arrivista è motivato. Anche l'arrivista focalizza il suo obiettivo e cerca di perseguirlo. Anche l'arrivista non si arrende davanti alle difficoltà e, anzi, cerca di trasformare ogni problema in una opportunità.

Ma allora in cosa sono diversi l'arrivista e il determinato? Semplice. Semplicissimo. La differenza è fatta dai valori in cui essi credono.

Il determinato sa bene che il successo non si raggiunge disprezzando il prossimo e tentando di "fargli le scarpe". Il determinato non trascura il rispetto per le persone con le quali si relaziona, anzi, lo considera una conditio sine qua non per raggiungere le sue mete. Sa bene quanto sia importante il rispetto delle persone che lo circondano e quanto questo sia difficile da guadagnare. Il determinato rispetta le regole del gioco, pur non rinunciando alla sua voglia di vincere.

L'arrivista guarda l'obiettivo e cerca di raggiungerlo. Non gli interessa il rispetto degli altri e per gli altri, soprattutto per lui gli altri non sono degni di rispetto. Sono un intralcio, un ostacolo ulteriore verso la meta che si è prefissa. Sono birilli da saltare e, se possibile, da abbattere.

L'arrivista si interessa del prossimo solo quando sospetta che questi possa giovargli. E' allora che gli si avvicina, gli sorride, si interessa a lui, cerca subdolamente di entrare nelle sue grazie. Raggiunto lo scopo, il malcapitato torna ad essere un birillo da abbattere o saltare, torna a far parte della massa informe di individui che per l'arrivista non hanno alcun valore.

Ma la strategia dell'arrivista può pagare solo nel breve periodo, perchè nel lungo periodo chi lo circonda si accorge del suo cinismo. Prima lo scruta con sospetto, poi mette da parte ogni dubbio sull'individuo che ha di fronte.

E allora l'informe plebaglia si incazza e reagisce! Fa terra bruciata attorno all'arrivista. Da questo momento in poi le sue mosse diventano meno agevoli, il suo passo più lento, il suo incedere meno elegante: l'arrivista comincia a sentirsi ostacolato, sotto pressione. E' costretto a guardarsi le spalle.

Arrivista, si guardi a vista!

Arrivista, mi rattrista.

Arrivista... non insista!

1 commento:

iole ha detto...

E'PROPRIO VERO L'AMBIZIONE E'UNA FORMA GRAVE DI MALATTIA PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUCCESSO.